Domus Settembre dedica la copertina a Ettore Sottsass,
nell'anno del centenario della nascita e dei dieci anni della sua scomparsa.
Elaborazione grafica di un disegno di Enzo Cucchi, realizzato ad hoc per
rendergli omaggio proprio sulla sua Domus: “Sottsass”, 2017 (penna bic su
carta, 5,5 x 4,5 cm) e con un pensiero: “Si nasce con la parola”, che entra fin
dentro le pagine della rivista.
Come ogni anno, il numero di settembre di Domus si tinge di
verde presentando in edicola l’allegato GREEN: un fascicolo di 64 pagine interamente
dedicato al tema della sostenibilità. Curato da Paolo Cresci, responsabile del settore
Sostenibilità di Arup Italia, l'allegato indaga il triplice rapporto
uomo/natura/tecnica, sempre più attuale e complesso, introdotto attraverso una
serie di interviste in vece di editoriale; Umberto Galimberti, filosofo e
saggista, Marco Lambertini, Direttore Generale WWF International e Stefano
Boeri, architetto e urbanista, delineano gli scenari futuri nelle conversazioni
con Paolo Cresci e Mauro Olivieri, amministratore delegato di Arup Italia.
Questa apertura polifonica è accompagnata da una riflessione sull'architettura
del postumano, il superamento dell’antropocentrismo e l’affermazione della
simbiosi uomo-natura, realizzata a quattro mani dall’architetto Mario Coppola con
il filosofo Leonardo Caffo. Segue una riflessione sulla sostenibilità a scala
urbana, che analizza tre città simbolo di un approccio consapevole alla
pianificazione di territori ad alta densità urbana (Portland, Singapore e
Stoccolma); avamposti di una trasformazione che accomuna ampie aree
geopolitiche e testimoni di nuovi modelli di sviluppo. Tese alla riduzione del
cambiamento climatico e ad un miglior e più strategico utilizzo degli spazi
urbani anche le nuove forme di mobilità – elettrica, a guida autonoma,
intermodale e condivisa – stiamo oggi assistendo ad una vera rivoluzione
culturale e tecnologica al contempo. Il secondo focus tematico introduce un
tema di estrema attualità e importanza: il Data Informed Design, il
potenziamento delle possibilità offerto dai Big Data e dalle analisi predittive
per i progetti caratterizzati da elevata qualità ambientale, umana e sociale.
Lo fa riportando le testimonianze dirette di note firme internazionali della
progettazione: BIG Architects, UNStudio, Arup e Elioth, dalle quali emerge non
solo la necessità ma anche l’ineludibilità del cambiamento in atto, che apre
inesplorati scenari della progettazione e pone interrogativi su quale mondo
abiteremo in futuro. Conclude l’edizione speciale Domus Green una selezione di
alcuni casi progettuali, a firma di Francis Kéré, UNStudio, Amanda Levete Architects,
Snøhetta e Peter Pichler Architecture, che esprimono una poetica di necessità
bilanciata fra natura e tecnica, e che hanno nel benessere dell’uomo il punto
di raccordo dell’intero sistema di competenze e di tecnologie oggi al servizio
di scelte che non possono ignorare la fragilità ambientale e sociale del nostro
pianeta.
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