Il team di progettazione composto dagli architetti Dana
Tudor, Ileana Balan e Dragos Nastase ha partecipato al concorso per
l'organizzazione YAC (young architects competitions). Il concorso richiedeva di riqualificare la zona che circondava
un faro abbandonato nei pressi di Siracusa, in Sicilia, per creare una
sistemazioni da sogno in grado di reinventare l'antico faro e invertire il suo
processo di degradazione. Il progetto si concentra su un insieme di edifici che
sorgono fuori dal ruvido paesaggio di pietra, disposti a funzionare come una
città a maglia, formando una composizione complessa di elementi architettonici.
La tranquillità di un villaggio, dove il silenzio diventa uno strumento
architettonico, evoca l'intimità e il funzionalismo sociale dei tradizionali
paesaggi urbani del Mediterraneo.
Le unità hanno le caratteristiche di un villaggio
mediterraneo, semplice, con piccole aperture perforate per fornire riparo dai
raggi del sole. Gli edifici e gli elementi urbani sono collegati tramite
passerelle a giardini e piscine, consentendo agli abitanti di muoversi liberamente,
senza mai mescolare i due regni. Utilizzando un insieme di forme semplici e
limitate, l'effetto teatrale è dato dalla densità e dall'intensità della
composizione. Altezze diverse e un gioco costante di scala sono utilizzati per
sfumare i confini tra primo piano e sfondo, dando un senso di nostalgia. I
cortili ombreggiati offre riparo, le piscine sparse per il terreno modulano la
struttura attraverso riflessi, luce e freschezza, mentre le pietre ed il
cemento pigmentato richiamano i colori della terra secca e il vento mite,
quelli del mare e del cielo.
Lo schema delle case si basa su una serie di unità a schiera
dove lo spazio forma una rete simile a mini-strade. I percorsi sono punteggiati
da pause e interventi formali che aprono una gerarchia di vedute che
incorniciano il faro e la natura circostante. Scale bianche conducono verso i
tetti, con il “tentativo di unire la terra con il cielo” come diceva Imre
Makovecz. La luce e il silenzio giocano un ruolo chiave, e abbracciano forma, materiali,
texture e ombre che prendono vita; un amore di contrasti, materiale e immateriale,
luce e ombra, pieni e vuoti. Gli elementi si fondono formando un'entità
organica che reagisce come un corpo.
Nessun commento:
Posta un commento