Fondata nel 1928 da Gio Ponti, Domus, la rivista di
architettura e design che ha segnato la storia del nostro sapere artistico,
festeggia questo mese il millesimo numero in
edicola. Per l'occasione, tutti e nove i direttori che si sono avvicendati alla
guida della rivista dopo Ponti, dal 1979 ad oggi, partecipano raccontando la
loro Domus. Alessandro Mendini, Mario Bellini, Vittorio Magnago Lampugnani,
François Burkhardt, Deyan Sudjic, Stefano Boeri, Flavio Albanese, Joseph Grima
e l’attuale direttore Nicola Di Battista. A loro si aggiunge Beppe Finessi, che
ha selezionato 100 icone del design italiano che Domus stessa ha contribuito a
rendere famose nel mondo. Domus nasce negli anni ’20 per volontà di due giovani
ventenni, Gianni Mazzocchi e Gio Ponti, che decidono di fondare una rivista.
Una storia italiana quindi in duplice senso: un grande editore ed un grande
architetto.
L’attuale direttore, Nicola Di Battista racconta: “si sono alternati diversi direttori per una sola stagione o per alcuni anni. In tutto nove. Ci siamo allora chiesti: perché non facciamo un numero con i 9 direttori? Un numero inedito, a più voci, richiamando gli otto direttori passati, me compreso. Sono stato al gioco, anche se non potevo far finta di non essere il direttore. Per me il gioco è stato mettermi dentro come dall’esterno. Questo gioco è stato possibile grazie alla curatela di Fulvio Irace e a Italo Lupi, che ha curato il progetto grafico. Ad ogni direttore è stata lasciata la libertà di immaginare un certo numero di pagine in maniera del tutto indipendente, non solo nei contenuti, ma anche nella grafica. Per questo è un numero sui generis, davvero speciale”
L’attuale direttore, Nicola Di Battista racconta: “si sono alternati diversi direttori per una sola stagione o per alcuni anni. In tutto nove. Ci siamo allora chiesti: perché non facciamo un numero con i 9 direttori? Un numero inedito, a più voci, richiamando gli otto direttori passati, me compreso. Sono stato al gioco, anche se non potevo far finta di non essere il direttore. Per me il gioco è stato mettermi dentro come dall’esterno. Questo gioco è stato possibile grazie alla curatela di Fulvio Irace e a Italo Lupi, che ha curato il progetto grafico. Ad ogni direttore è stata lasciata la libertà di immaginare un certo numero di pagine in maniera del tutto indipendente, non solo nei contenuti, ma anche nella grafica. Per questo è un numero sui generis, davvero speciale”
Il numero in edicola nasce dalla collaborazione di tutti
e nove i direttori che si sono avvicendati alla guida di Domus dopo Gio Ponti,
dal 1979 a oggi: Alessandro Mendini, Mario Bellini, Vittorio Magnago Lampugnani,
François Burkhardt, Deyan Sudjic, Stefano Boeri, Flavio Albanese, Joseph Grima
e l’attuale direttore Nicola Di Battista. Con la curatela di Fulvio Irace e il
segno grafico di Italo Lupi, Domus Mille è un progetto editoriale inedito,
realizzato a più voci e affidato a più mani.
Un traguardo costruito in 88 anni di ricerca,
approfondimento, critica e divulgazione di tutti i temi dell’abitare. Una storia nella storia. Aneddoti, racconti e testimonianze di
più di ottantenni di architettura e design. L’unicità di questa Domus 1000 è
dimostrata anche da un’ulteriore iniziativa editoriale: utilizzando due
straordinari archivi, quello della Triennale di Milano e quello di Domus, due
studiosi come Marco Romanelli e Manolo De Giorgi hanno curato un volume di 90
pagine, allegato omaggio al numero 1000, in cui si raccontano le venti
Esposizioni Universali che la Triennale di Milano ha realizzato a partire dal
1923. La selezione dei progetti e dei protagonisti più significativi di quelle
edizioni traccia una storia che il fascicolo permette di ricordare e,
soprattutto, trasferire ai più giovani, che a partire dal 2 aprile potranno
visitare l’attesissima XXI Triennale.
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