All'interno della galleria Pamela Elaine Poetter nel museo d’arte SCAD, Daniel Arsham ha intagliato le pareti con uno scavo di circa 90 metri
chiamato “wall excavation”, come parte della mostra “the future was then”.
Arsham esamina l'interazione tra uomo e architettura, in particolare la
capacità dell'essere umano di creare, distruggere e riqualificare il mondo
artificiale e naturale, scavando attraverso una serie di muri in cemento. A
cominciare da un taglio astratto aperto in modo rozzo, la sequenza di intagli
viene ripetuta per mostrare la sagoma di una figura umana. L’esperienza evoca
nel visitatore la nozione di progresso in relazione alla capacità crescente del
genere umano di manipolare l'ambiente circostante.
Daniel Arsham: “the future was then”
SCAD museum of art, Savannah, Georgia
Fino al 24 Luglio 2016.
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