Ricorre oggi l’anniversario della morte di uno dei più
grandi maestri dell’architettura del 900. L'anno prossimo si festeggeranno i 90 anni dalla morte di uno dei più grandi architetti spagnoli e non solo. Innovazione, tradizione, storia e
arte si sono fusi nelle sue mani dando vita ad opere che ancora oggi non hanno
eguali nel panorama architettonico contemporaneo.
Morto senza aver visto ultimata la sua cattedrale, Antoni Gaudi
ha lasciato come eredità una città intera come portfolio a cielo aperto, oltre alle “ISTRUZIONI” per
portare avanti il suo lavoro. La Sagrada Familia è ancora cantiere e si stima addirittura
per il 2026 la fine totale dei lavori che continuano comunque tra piccole
modifiche e aperture al pubblico. Pezzo per pezzo, le torri stanno salendo,
aggiungendosi a quelle già esistenti, realizzate seguendo scrupolosamente le
note lasciate dall’architetto che riposa all’interno della cattedrale.
Oggi voglio riproporre qualcuna delle sue opere nel giorno
dell’anniversario della sua morte per non dimenticarci di quanto ha fatto
per l’architettura. Fu
il massimo esponente del modernismo catalano, pur essendo la
personalità meno organica a tale movimento artistico di cui comunque
condivideva i presupposti ideologici e tematici, completandoli però con una
ispirazione personale basata principalmente su forme naturali. Egli è stato
definito da Le Corbusier come il "plasmatore della pietra, del laterizio e
del ferro". Nel 1984 sette delle sue opere, situate a Barcellona, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Nel 1883 a soli 31 anni, venne nominato architetto capo della
costruzione in città del tempio Espiatorio della Sagrada Família, cominciando a costruire la cripta (1884-1887) e poi
l'abside (1891-1893).
La sua carriera è caratterizzata dall'elaborazione di
forme straordinarie, imprevedibili e oniriche, realizzate utilizzando i più
diversi materiali (mattone, pietra, ceramica, vetro, ferro), da cui Gaudí
seppe trarre le massime possibilità espressive con una profonda attenzione per
le lavorazioni artigianali. La profonda fede cattolica di Gaudí, la sua spiritualità ed il suo peculiare misticismo permeano tutte le sue opere, costellate di motivi
simbolici. Si è intrapresa addirittura la strada per una futura beatificazione
dell’architetto.
Il
suo assioma è che l'architettura crea un organismo, il quale, come tale, deve
sottostare alle leggi della natura, senza copiarla o volerla prevalere. Tradizione, natura e religione si plasmano in
colonne e balaustre plastiche e morbide.
Per
oggi ci allontaniamo dal design contemporaneo per buttare uno sguardo alle
nostre spalle , per ricordare una grande figura dell’architettura del passato
,che di passato ha poco e niente.
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