Presentato al festival del cinema di Cannes 2015 per
l’Italia, IL RACCONTO DEI RACCONTI di
Matteo Garrone è un film fantasy di grande effetto, ricco di suggestioni. Alla
base di tutto c’è la raccolte di fiabe del ‘600 di Giambattista Basile “cunto
de li cunti”, scritto interamente in napoletano. Queste favole “diverse”, amare
e insolite sono servite da soggetto a Matteo Garrone. Storie di re, regine,
fate, orchi e animali fantastici si avvicendano e sfiorano durante tutto il
film, passando da momenti tragici ad altri più leggeri o soprannaturali.

Per la scenografia il
regista ha scelto l’Italia. Le scene si svolgono interamente in territorio italiano,
sono stati scelti posti carichi di fascino e magia, non solo naturali, ma
anche architettonici. La Puglia, la Sicilia, il Lazio ma anche Toscana e
Campania. Castel del Monte con le sue torri esagonali , il Castello di
Donnafugata in Sicilia, il Castello Sammezzano
di Reggello, il Castello di Roccascalegna
in Abruzzo e poi Palazzo Vecchio a Firenze, Palazzo Reale a Napoli tra gli
altri. Non ci sono ricostruzioni o scenografie finte. Tutto è reale. Il magnifico
skyline di Civita di Bagnoregio (Lazio) parla da solo, le gole dell’Alcantara
in Sicilia sembrano state create di proposito per ospitare draghi marini e re
palombari. Nel film non solo la storia, ma anche la scenografia e
l’architettura fanno tanto. Sono anzi, fondamentali. L’inizio di ogni racconto
è lasciato sempre all'architettura, a fermi immagine d castelli isolati, città a picco sul niente, foreste misteriose.
Uno dei posti più suggestivi è per me il labirinto di Donnafugata composto da
mura in pietra montate a secco, spoglio e duro ma estremamente affascinante. I
luoghi sono stati lasciati al naturale, l’architettura non è per nulla alterata
o nascosta da scenografie. Le grandi torri o le sale monumentali sono ravviate
dai costumi di scena, superbi per dettagli e colori e dall’arredamento.

Un film che merita davvero di essere visto, nonostante la
lentezza di alcune scene e la visione un pò insolita delle fiabe, che noi siamo
ormai abituati a vedere popolate solo da principi azzurri e fatine buone. È un modo poi per riscoprire luoghi incantevoli che solo il
nostro paese può avere, ancora intatti e magnifici dopo secoli di guerre e
cambiamenti.
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Castel del Monte in Puglia |
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Castello di Donnafugata in Sicilia |
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Castello di Roccascalegna |
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Castello Sammezzano di Reggello |
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Palazzo Reale a Napoli |
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Palazzo Vecchio a Firenze |
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Civita di Bagnoregio nel Lazio |
Il testo è di VALENTINA EVANGELISTA.
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