L'architetto giapponese Sou Fujimoto ha realizzato una
monumentale installazione come parte della serie “piccola casa nomade”, insieme
con i giardini delle Tuileries. Presentato per FIAC, un programma artistico che
vede la realizzazione di progetti creativi e pubblici, i volumi fluttuanti che
compongono “many small cubes” creano una nuova esperienza dello spazio, un
ritmo di ombre e luci come il filtraggio del sole attraverso gli alberi. Cubi
in alluminio, collegati tra loro da solo un bordo o un angolo, sembrano
librarsi a mezz'aria sopra il paesaggio, formando un elemento architettonico visivamente
leggero e sospeso.
Lo spazio è organizzato intorno ad un vuoto centrale che
ospita quello che sarebbe la zona giorno, dove le pareti circostanti e i tetti
sono formati da vuoti e masse di diversa scala. Gli ingressi principali si
trovano alle estremità opposte della struttura, migliorando la sfocatura del
limite tra esterno e interno. Lo spazio in sé non è strettamente definito, e
ospita aree differenti che offrono riparo dagli elementi ambientali. Ogni cubo
è considerato come una singola entità, con ruoli diversi, alcuni dei quali
servono come base la vegetazione, introducendo il verde nella composizione
metallica, mentre altri sostengono la stabilità strutturale e l'equilibrio.
Info:
Many Small Cubes, 2014
ferro, alluminio, alberi / 800 x 900 x 1000 cm
Presentato per Galerie Philippe Gravier, Paris
Fotografia di Marc Domage
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