Urko Sanchez Architects hanno progettato e realizzato la 'Red Pepper House', che si trova sull’isola di Lamu, in Kenya. Rivela una struttura sinuosa, strettamente legata con il contesto boscoso.
Tetto di paglia che sorge sopra il baldacchino di alberi di
mangrovie per annunciare la presenza residenze. L'intera dimora è aperta verso
l'esterno, ad eccezione di un paio di volumi chiusi che ospitano le camere da
letto. Uno degli obiettivi principali per la progettazione era quello di
disturbare minimamente la foresta.
L'apertura prodotta dalla grande tettoia e la
disposizione spaziale, crea una stretta connessione con il paesaggio
circostante e il clima, nonché una abitazione raffreddata passivamente.
L'intera
progettazione della residenza cerca di essere consapevole degli impatti
ecologici. L’impronta dell'edificio occupa solo i vuoti della foresta, evitando
così la rimozione di alberi esistenti. Durante la costruzione si è fatto
ricorso solo al lavoro manuale e non meccanico. Inoltre, la casa è stata costruita
con materiali locali come legno e pietra corallina. Al fine di sfruttare il
clima soleggiato di Lamu, il regime incorpora due diversi sistemi di raccolta
dell'energia solare.
La luce solare viene assorbita per il riscaldamento
dell'acqua passiva, per i pannelli fotovoltaici e per alimentare dispositivi
elettrici. Le camere da letto, essendo le uniche aree chiuse del residence, offrono
un senso di privacy e sicurezza. La 'Red Pepper House' è stata inserita nella
sezione “Giovani Architetti in Africa” nell’evento della 14 ° edizione della
Biennale di Architettura di Venezia. La sua presentazione mira a sottolineare
l'approccio sociale e ambientale rappresentando modi creativi di pensare e
progettare in Africa.
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