Casa Sisal, l’ultimo progetto vincitore dello studio messicano
Reyes Rios + Larrain, prende il nome dalle piante coltivate in un sito di 45x140m,
racchiuso da antiche pareti in muratura risalenti alla fine del 1800. E' utilizzata come struttura individuale per Hacienda San
Antonio Sacchich, a 35 chilometri da Merida, nella penisola dello Yucatan. L'edificio
copre 200 metri quadrati ed è composto da geometrie ortogonali piuttosto modeste con una scala esterna che porta ad una terrazza panoramica. Le fotografie sono di Marcelo Troche e Pim Schalkwijk
Le camere da letto e i bagni si trovano alle due estremità
della struttura separata da una zona living e cucina racchiusa da due grandi
pareti vetrate che scorrono nuovamente dentro le mura, permettendo allo spazio
di diventare un’estensione verso il patio esterno con la piscina. Questa
conversione consente anche agli abitanti di ventilare gli spazi interni lasciandoli
ombreggiati durante il caldo estivo.
L’aspetto unico della costruzione sta nel cemento bianco che
compone l'intera struttura. Lo studio ha trascorso 15 anni a sperimentare e testare una
miscela di calcestruzzo speciale composta da cemento bianco e resine degli
alberi locali Chukum, una tecnica originariamente usata dai Maya. Questo unica combinazione da vita ad un ottimo materiale sia
strutturalmente che esteticamente, ideale per finiture di interni ed esterni
mantenendo i colori locale. Una volta che il calcestruzzo è impostato vanta una forza
straordinaria e una tenuta naturale grazie alle resine, che lo rende molto
resistente a condizioni climatiche estreme.
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