Memorabili dettagli distinti di volumi costruiti sono resi
più flessibili e trapiantabili in “pelle”, nel poetico progetto di Jorien Kemerink dello studio olandese KNOL.
La serie in corso vede elementi architettonici resi delicati
come calchi in lattice di muri di mattoni, porte, pavimenti in piastrelle e
lavabi. Pelli pieghevoli che si distinguono come frammenti sottili di esistenza
spaziale catturano le caratteristiche specifiche di una struttura, dal
materiale alla sporcizia. Le fragili membrane mettono in discussione il ruolo
dell'architettura, abbattendo la nozione di spazio fisso e impiegando un approccio
più nomade o “liquido” della costruzione. SKINNED è il risultato di uno studio di due anni al quale
KNOL ha partecipato in collaborazione con Vacant NL, presso l'istituto Sandberg
di Amsterdam, esaminando il potenziale di edifici vuoti, e come potrebbero
diventare, in un certo senso, più fluidi e flessibili.
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