Dutch Design Week 2013: dalla biologia sintetica per la
stampa 3D arrivano le tecnologie che potrebbero indicare il futuro della moda sotto
forma di abiti e accessori nella mostra di Eindhoven. Per l’esibizione del Modebelofte
2013 Future Fashions, il negozio di moda di Eindhoven You Are Here e l'agenzia di
Amsterdam Glamcult Studio, hanno collaborato per selezionare giovani fashion
designer che hanno lavorato con i tecnici, per creare nuovi materiali sperimentali
o riciclare quelli vecchi.
“Abbiamo cercato di lavorare più sulla tecnologia e
l'innovazione, attraverso l’artigianato”, ha detto la curatrice Ellen Albers. La
gamma di progetti in mostra è stata curata per mostrare come diverse tecnologie,
più adatte per altre applicazioni, possono essere applicate al design della
moda e del tessile. “La mostra è un esame di ciò che queste nuove tecniche
possono fare per noi, e come possiamo portare designer e aziende insieme in
modo che possano utilizzare le tecniche per altri tipi di cose”, ha detto
Albers.
Il piano terra contiene pezzi classificati come innovazioni
rivoluzionarie, che sono stati creati utilizzando processi come la stampa 3D,
taglio laser e tecniche di stampaggio. Includono ornamenti del corpo a base di
scheletri di animali modellati da fibra di vetro, resina e silcone di Ana
Rajcevic.
Cat Potter ha utilizzato la tecnologia di scansione 3D per
mappare con precisione i contorni del piede per creare la forma delle ampolle
per le sue robuste scarpe di legno, che si bloccano intorno ai piedi di chi le
indosse. Royal College of Art, premia gli accessori di Maiko Takeda, fatti da
centinaia di punte acriliche e mostrati insieme con un paffuto capo di silicone pastello del suo compagno di classe di Li Xiao.
Al primo piano, la sezione Hyper Crafts mostra usi esagerati
di tecniche tradizionali come la plissettatura, lavoro a maglia, ricamo e
lavorazione del legno. Completamente plissettati gli abiti azzurri
di Jaimee McKenna, mentre i vestiti del designer sudcoreano Minju di Kim sono composti
da gomma fusa, annodata e intrecciata. Barkfur, creato da un biomateriale sintetico,
viene utilizzato da designer danese Lærke Hooge Andersen per suggerire come si
possa far crescere l’abbigliamento direttamente sul corpo.
Tutti i progettisti si sono laureati negli ultimi cinque anni
nelle istituzioni di tutta Europa, tra cui il Royal College of Art e Central
Saint Martins di Londra, la Royal Academy of Fine Arts di Anversa e la Royal
Academy of Art di L'Aia.
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